Questa rubrica nasce in risposta alla prima, perché ogni medaglia ha il suo rovescio, ogni bianco ha il suo nero, ogni pro ha il suo contro, ogni pregio ha il suo difetto.
Lo scopo di questa rubrica è puramente ironico ed è frutto del mio gusto personale in fatto di suoni, parole ed espressioni della lingua italiana, condita con un po' di italiese e di Itanglish.
Ci sono parole ed espressioni che mi capita di ascoltare frequentemente e che proprio non mi piacciono - per il suono prodotto, per il modo in cui consonanti e vocali si succedono le une alle altre, per l'uso che se ne fa.
Lo scopo di questa rubrica è puramente ironico ed è frutto del mio gusto personale in fatto di suoni, parole ed espressioni della lingua italiana, condita con un po' di italiese e di Itanglish.
Ci sono parole ed espressioni che mi capita di ascoltare frequentemente e che proprio non mi piacciono - per il suono prodotto, per il modo in cui consonanti e vocali si succedono le une alle altre, per l'uso che se ne fa.
Spesso ci rifiutiamo di usare un vocabolo italiano esistente per pigrizia, preferendone uno straniero, di solito inglese, oppure usiamo un calco dall'inglese che non corrisponde al termine italiano e tutto ciò mi fa uno strano effetto.
Voi avete in mente alcune parole o espressioni che proprio non vi piacciono o che vi fanno sorridere sotto i baffi?
Queste sono le mie, anzi, questo è il mio Antidizionario della lingua italiana:
Ho applicato. Un'applichescion
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