Avrei voluto scrivere questo post la settimana scorsa, ma ultimamente latito per motivi di salute, diciamo così.
E così è passato un anno (e una settimana) da quando ho deciso di abbandonare il latte. Sono stata brava, ci sono riuscita: da 53 settimane non bevo latte.
Sto bene, non mi manca, mi sento più leggera e, se ne ho voglia, bevo latte vegetale di diversi tipi, che mi piacciono tutti. ^_^ E attenzione, quella "voglia" di cui parlo non si riferisce al latte vaccino, ma alle bevande vegetali: il latte di mandorla è meraviglioso, il latte di riso e nocciole delizioso, il latte di riso, farro e soia ottimo, il latte di riso leggero, il latte di soia versatile, il latte d'avena particolare. Insomma, solo provandoli si può capire!
Lo scorso anno mi sono data sei mesi di transizione per passare a un'alimentazione vegana, priva, dunque, di qualsiasi prodotto animale. Oggi mi trovo a fare il punto della situazione.
Per quattro mesi, da agosto a novembre, sono stata una vegana "perfetta", poi ho dovuto cedere a una minima reintegrazione di prodotti animali inclusi in alcuni alimenti: qualche dolce, qualche formaggio e la pasta all'uovo - quella che può sembrare un'incoerenza da parte mia è, in realtà, la reazione a una causa di forza maggiore.
In questo periodo, quindi, mi sono fermata a riflettere e prendere una decisione che può sembrare di comodo: resto vegana quando cucino io, ma non mi sento di rifiutare il cibo che qualcun altro ha preparato per me con tanto affetto (dolci, pasta, pizza), pur restando in ogni caso vegetariana. Cedo per rispetto nei confronti degli altri.
Qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi che in realtà, cedendo, non rispetto la mia scelta, ma il fatto è che preferisco farlo perché voglio vivere in società. Preferisco mangiare una pizza (quando dico "pizza", intendo sempre la mozzarella presente) con gli amici ed evitare di fare quella strana o se qualche zia mi porta i ravioli ricotta e spinaci fatti in casa apposta per me perché sanno che non mangio quelli con la carne, ecco, io non me la sento di non accettarli.
Insomma, sono una vegetariana che limita l'uso di prodotti animali (latte e uova) allo stretto necessario per vivere in società. Nel momento in cui la società mi metterà in condizione di scegliere una pizza margherita con mozzarisella o ravioli/fettuccine/spaghetti alla chitarra senza uova, sceglierò quelli. Ove possibile, la mia scelta resterà vegana - in gelateria, sceglierò il gelato artigianale senza latte -, ma laddove non potrò fare altrimenti accetterò il compromesso.
O, forse, ho solo bisogno di altro tempo per accettare pienamente questa scelta.
Mi sembrava giusto comunicarlo a chi mi legge, perché non voglio che ci siano ombre - esclusa la mia identità! ;)
Detto ciò, l'altro giorno gli spaghetti alla chitarra puzzavano di uova che non vi dico, non è che avete una ricetta per farli vegan? ^_^
Lo scorso anno mi sono data sei mesi di transizione per passare a un'alimentazione vegana, priva, dunque, di qualsiasi prodotto animale. Oggi mi trovo a fare il punto della situazione.
Per quattro mesi, da agosto a novembre, sono stata una vegana "perfetta", poi ho dovuto cedere a una minima reintegrazione di prodotti animali inclusi in alcuni alimenti: qualche dolce, qualche formaggio e la pasta all'uovo - quella che può sembrare un'incoerenza da parte mia è, in realtà, la reazione a una causa di forza maggiore.
In questo periodo, quindi, mi sono fermata a riflettere e prendere una decisione che può sembrare di comodo: resto vegana quando cucino io, ma non mi sento di rifiutare il cibo che qualcun altro ha preparato per me con tanto affetto (dolci, pasta, pizza), pur restando in ogni caso vegetariana. Cedo per rispetto nei confronti degli altri.
Qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi che in realtà, cedendo, non rispetto la mia scelta, ma il fatto è che preferisco farlo perché voglio vivere in società. Preferisco mangiare una pizza (quando dico "pizza", intendo sempre la mozzarella presente) con gli amici ed evitare di fare quella strana o se qualche zia mi porta i ravioli ricotta e spinaci fatti in casa apposta per me perché sanno che non mangio quelli con la carne, ecco, io non me la sento di non accettarli.
Insomma, sono una vegetariana che limita l'uso di prodotti animali (latte e uova) allo stretto necessario per vivere in società. Nel momento in cui la società mi metterà in condizione di scegliere una pizza margherita con mozzarisella o ravioli/fettuccine/spaghetti alla chitarra senza uova, sceglierò quelli. Ove possibile, la mia scelta resterà vegana - in gelateria, sceglierò il gelato artigianale senza latte -, ma laddove non potrò fare altrimenti accetterò il compromesso.
O, forse, ho solo bisogno di altro tempo per accettare pienamente questa scelta.
Mi sembrava giusto comunicarlo a chi mi legge, perché non voglio che ci siano ombre - esclusa la mia identità! ;)
Detto ciò, l'altro giorno gli spaghetti alla chitarra puzzavano di uova che non vi dico, non è che avete una ricetta per farli vegan? ^_^
Per alcuni ci vuole tempo, io invece ho deciso di provare a vedere com'era senza accettare compromessi. Pensavo sarebbe stato tremendo, soprattutto qui in Spagna, e invece la gente è davvero disponibile e tanti si stanno avvicinando al veganismo trascinati da me. Ma ognuno deve trovare il suo equilibrio.
RispondiEliminaGià, probabilmente se anch'io vivessi fuori casa riuscirei a trovare un equilibrio più facilmente. Allo stesso tempo, mi vien da pensare che anche essere troppo fiscali sia controproducente. Non so, devo rifletterci su ancora un po'.
EliminaPiuttosto, ce l'hai la ricetta della pasta fatta in casa senza uova?? ;)
Io sto passando da onnivora a vegetariana, secondo me fai bene a non essere troppo rigida, stare bene con gli altri è molto importante, una piccola eccezione ogni tanto non distruggerà il pianeta, ma il buon esempio convincerà gli altri a provare una dieta diversa!
RispondiEliminaCiao Pe!
EliminaEsatto, è proprio quello che volevo dire... solo che io sono prolissa!! ;)
ti capisco
RispondiEliminaper la pasta, impasta semplicemente farina (di quello che vuoi, magari bianca mista ad un po' di semola di grano duro con acqua).
a me piace semiintegrale.
ti assicuro che viene buonissimo lo stesso. anzi, più buona! :-)
Ciao Roberta, benvenuta! ^_^
EliminaHo fatto diversi salti da te nelle scorse settimane, mi piace il tuo blog!
Grazie della dritta, proverò!
Il problema è che dovrei suggerirlo alle zie! ;)
Ciao!