Questa non è una bella storia con lo Spirito del Natale personaggio principale indiscusso, personificato; uno spiritello furbetto e simpatico, ma anche buono e sensibile, una sorta di elfo, ecco... Sì, perché lo immagino verde, lo Spirito del Natale.
Quella descritta è la storia che vorrei raccontare, invece stasera sono qui a fare una piccola riflessione. Sullo spirito del Natale.
Ai bambini, il Natale piace. Non credo possa esistere un bambino infelice a Natale. C'è l'attesa, la gioia, la sorpresa nel cuore dei bambini a Natale. E la verità è che io, a volte, vorrei chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare a un Natale qualsiasi di quand'ero bambina. E la verità-verità, è che io lo faccio.
Poi i bambini crescono, e diventano adolescenti stupidi. E quella è una fase a cui nessuno può sottrarsi. E poiché è una fase di passaggio, ognuno la vive in un modo a sé.
Poi un giorno gli adolescenti compiono 18 anni e diventano adulti per la legge. Non sempre per il cervello. Più o meno giovani per gli altri.
Ecco, il problema arriva in questa fase, la fase adulta.
Agli adulti non piace il Natale. AGLI ADULTI NON PIACE IL NATALE.
Quelli che conservano un lato bambino continuano ad amare il Natale, ma la maggior parte degli adulti no.
Gli adulti si stressano.
Perché?
Beh, è ovvio. Il lato consumistico-mangereccio-regaleccio stressa. Tutto è una continua corsa.
La verità è che c'è un conto alla rovescia del regalo: "Mi sono tolto il regalo per zia Assunta, quello per la Tata, quello per cugino It, quello per la bisnipote del cugino del vicino di casa... mi mancano Ciccio, Secco e Cicciotto" e via discorrendo.
Poi c'è l'adulto che non ama le feste comandate. "Io odio le feste comandate!", ecco, l'adulto-io-odio-le-feste-comandate è un po' l'umanizzazione del Puffo Brontolone,
e la cosa che ho notato di più in quest'ultimo periodo è proprio questa: un gran numero di persone odia le feste comandate.
Per un attimo ci ho pensato e ho quasi condiviso il sentimento, ma poi mi sono resa conto che il mio non è odio, ma piuttosto insofferenza, o forse è solo puro e semplice stress. E poi ci ho pensato ancora per un po' e mi è venuta in mente una cosa.
Le persone odiano le feste comandate perché sono infelici, e spesso sole.
Stare insieme, condividere qualcosa, anche soltanto una cena e un gioco fanno stare bene.
Ma allora perché le persone odiano stare insieme e passare qualche ora divertendosi?
Dipende sul serio dall'obbligo?
Non lo so.
Quello che so è che il Natale mi piaceva tantissimo da bambina, ma pian piano, crescendo, il mio spirito del Natale si è un po' stemperato, quasi offuscato. Eppure mi piacerebbe tornare a riviverlo con quella gioia spensierata! Allora sì, che sarebbe Natale!
La verità è che non mi sento di dire che non mi piace il Natale.
La verità è che spero con tutta me stessa di vivere i prossimi in un'atmosfera di festa, di gioia, di pace, di attesa, di sorpresa, di dono. Non più in un clima teso, ma con il cuore gonfio di amore.
Qual è il vostro spirito del Natale?
A me piace, ma purtroppo nella mia famiglia ormai siamo rimasti in pochi, tanti lutti e tanti rapporti chiusi ... Domani siamo solo in 4 a casa mia, poi però il 26 overdose di figli di cugini ... Menomale!
RispondiEliminaIdem. Anche noi siamo rimasti in pochi... e come si sente!
EliminaBuon Natale, Cecilia!