Dopo la pausa estiva, urge ricetta: vi propongo il seitan fatto in casa.
Forse non tutti sanno che è molto semplice ed economico autoprodurlo. È stato uno dei primi esperimenti vegan che ho fatto ad aprile dopo il latte vegetale, ma ci ho messo un po' a pubblicarlo perché volevo postare qualche foto. Quindi eccomi qui, backstage con sister compreso! ;)
Ne avevo sentito parlare in passato, ma mi ha sempre dato l’impressione di qualcosa che sostituisse la carne per gli ex-estimatori e, non ritenendomi tale, non lo prendevo neanche in
considerazione. Poi un giorno ho trovato un video sul Tubo, il procedimento sembrava facile, magari un po’
laborioso, ma valeva la pena tentare... e così ho tentato!
Le foto che vedrete qui sotto le ho scattate con Sister, abbiamo preparato il seitan insieme mentre eravamo in vacanza perché voleva imparare e, nonostante il procedimento laborioso, ci siamo divertite un sacco... soprattutto
quando abbiamo ottenuto la “palla” e mi sono messa a lanciarla in aria mentre lei fotografava… è stato divertente perché ogni volta che le dicevo “scatta” non
riusciva a coordinarsi con me e quindi ha scattato non so quante foto a vuoto... eccone alcune! ;)
Ricordo che il primo esperimento è riuscito bene, avevo provato con mezzo chilo di farina, tanto per assaggiare e rendermi conto di cosa sapesse. All'inizio mi ha fatto uno strano effetto perché mi ricordava la carne, quindi ero un po' titubante e una parte di me si rifiutava di assaggiare, poi però ho provato!
Gli esperimenti
successivi sono andati sempre meglio! All’inizio avevo provato con la farina
che avevo in casa, poi ho comprato la Manitoba e ho subito notato la
differenza. Pian piano sono aumentate anche le quantità: dai 500 gr iniziali, al mare io e Sis ne abbiamo impastato 3 kg! Meglio così, perché quando si
ha tempo è meglio prepararne un po’ di più e conservarlo in freezer, così si
può suddividere il seitan in porzioni e usarle all’occorrenza – e a noi è bastato per le quasi quattro settimane di permanenza al mare. :)
Ma veniamo a noi, ecco ingredienti e preparazione!
Ingredienti
- 2 kg di farina Manitoba* (eventualmente anche altro tipo di farina)
- 1 pizzico di sale
- acqua q.b.
+ condimenti e spezie a piacere:
- salsa di soia
- olio evo
- dado vegetale
- erbe di Provenza
- pepe nero
- (altre spezie)
Preparazione
La preparazione del seitan può essere divisa in tre fasi:
1. Fase "palla"
Versare poca farina alla volta in una ciotola capiente, aggiungere il sale, un po' d'acqua e iniziare a mescolare.
Procedere aggiungendo altra farina e acqua, sempre poco alla volta, in modo tale da amalgamare bene il tutto.
Quando il composto sarà abbastanza solido, iniziare a lavorarlo manualmente su di un piano.
Quando avrete ottenuto una "palla" liscia e non appiccicosa al tatto saprete di aver terminato questa operazione. ;)
Nel nostro caso, con 3 kg di farina, abbiamo ottenuto due impasti.
Lasciar riposare per circa 20 minuti in un recipiente, al coperto.
Trascorso il tempo di riposo, iniziare l'operazione di risciacquo.
2. Fase di risciacquo
Per facilitare questa operazione, bisogna mettere la nostra "palla" in un colapasta e il colapasta in una ciotola grande abbastanza da contenerlo.
Mettere la ciotola (con il colapasta e la "palla") nel lavandino e aprire il getto d'acqua (fredda!) fino a riempire la ciotola stessa.
A questo punto si può chiudere l'acqua e si lavora la "palla" manualmente.
Noterete subito che l'acqua si colorerà di bianco, un bianco molto simile al gesso: a questo punto bisogna eliminare l'acqua torbida e sostituirla con acqua (calda!) pulita.
Bisogna ripetere questa operazione per circa 7-9 volte...
...alternando i getti d'acqua fredda e calda in modo tale che si inizi con l'acqua fredda e con essa si termini, finché l'acqua non risulti limpida (o quasi!). Basterà inserire la mano nell'acqua: se vediamo bene la mano, abbiamo terminato questa operazione.
Durante l'operazione di risciacquo, la "palla" dimezzerà le sue dimensioni e cambierà consistenza, diventando spugnosa. Questo passaggio fa sì che la "palla" perda la sua parte solubile con l'acqua e che resti, invece, la sua parte proteica (è glutine! Quindi non è adatto ai celiaci!).
A questo punto possiamo trasferire la "spugna" in un recipiente per farla insaporire con spezie e condimenti di nostro gusto.
Di solito, io sciolgo un dado vegetale in un po' d'acqua, aggiungo un po' d'olio perché fa sì che il composto diventi elastico, aggiungo un po' di pepe, erbe di Provenza e la salsa di soia in questa fase.
Lasciar insaporire per alcune ore, meglio se per una notte.
3. Fase di cottura
Trascorso questo tempo, preparare un brodo portando a ebollizione dell'acqua con carote, sedano e cipolla o, in alternativa, del dado vegetale in una pentola capiente.
Nel frattempo, bisogna dare una forma al seitan. Saranno utili un canovaccio da cucina (pulito, meglio se bianco) o delle garze sterili. Bisogna mettere il composto nel tessuto scelto e dargli la forma di un salsicciotto, avendo cura di chiudere bene il tessuto per evitare che il seitan fuoriesca durante la cottura. Una chiusura "a caramella" è perfetta, magari ripiegando le ali verso il corpo della caramella e fissandole con lo spago o una strisciolina di stoffa.
Inserire la "caramella" nel brodo, versarvi anche il condimento rimasto nella ciotola e cuocere a fuoco lento per un'ora. Se avete una pentola a pressione i tempi si dimezzano.
Terminata la cottura, togliere il seitan dal brodo e lasciarlo raffreddare un po' prima di liberarlo dell'involucro di tessuto.
Tagliare il salsicciotto a fettine...
...e riporle in un contenitore nel quale versare il liquido di cottura.
Lasciar raffreddare e conservare in frigo per 5-7 giorni.
E ci siamo, il seitan ora è pronto!
Si può preparare alla piastra con un contorno di verdure per un secondo piatto, ma anche in ragù per un primo.
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Poiché la preparazione del seitan è molto laboriosa - ma meno di ciò che sembra! ;) -, in genere se ne preparano grandi quantità e si conservano in freezer, scongelando all'occorrenza la quantità necessaria.
Il seitan può sostituire la carne nella dieta vegetariana e/o vegana in quanto fonte proteica.
Il seitan è un prodotto che si trova in commercio già pronto e a costi elevati. Utilizzando questo procedimento si ha un vantaggio economico notevole: con pochi spiccioli otterrete una grande quantità di prodotto risparmiando una cifra considerevole ed evitando i conservanti alimentari presenti nelle confezioni in commercio.
*La farina Manitoba è una farina più proteica rispetto alle altre, di conseguenza nella fase di risciacquo il seitan perde meno volume e resta una maggiore quantità di prodotto. Per 2 kg di farina iniziale, dopo il risciacquo resteranno 1,1-1,2 kg di seitan, se si è utilizzata la manitoba; in caso contrario, se si è utilizzata altra farina, resteranno circa 900 gr.
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Voi aggiungete altre spezie? Come lo preparate?
Sono curiosa, fatemi sapere! :)
Spero che il procedimento vi sia utile! Ciao! :)