Ciao! English Version
(Don't worry, it's shorter! :P )
Io sono Cris e Quando spuntano i papaveri è il mio blog.
Adoro scrivere, ma non avrei mai pensato di aprire un blog, perché ho sempre scritto per me e non per essere letta da altri. Devo confessare di averci pensato, a volte, e pur avendo materiale da scrivere, poi ho sempre evitato. Pensavo che il web non facesse per me, che la scrittura fosse una cosa mia e che fosse possibile scindere le due passioni: "scrivo per me e leggo gli altri," mi dicevo.
E allora perché ho aperto un blog?
Presto detto, mi devo laureare. E sottolineo devo. Nel senso che lo devo a me stessa. Nel senso che voglio farlo, lo voglio sul serio, ma da tempo ho perso qualcosa e con essa la motivazione che mi aveva reso in passato una macchina da guerra, una macchina macina-esami. In pratica, non mi riconosco più. Sono apatica nei confronti di tutto ciò che una volta recepivo come stimolo e mi sono arenata come una balena sulla spiaggia.
Che senso ha aprire il blog?
Beh, una volta, parlando con un'amica, ho sentito dire una frase che mi ha colpito e che suonava più o meno così: "No, no. Se c'è qualcosa (di bello) che bolle in pentola, lo tengo per me. Gli altri sono così, te la tirano, e poi tutto finisce per il verso sbagliato."
Ho rimuginato su questo concetto per anni, perché da perfetta ingenuotta non riuscivo a capire perché gli altri dovessero tirartela.
Tempo dopo, invece, mi sono imbattuta in un altro discorso, che a grandi linee diceva così: "Se abbiamo degli obiettivi nella vita, dobbiamo condividerli con gli altri. Condividerli con gli altri significa avere uno stimolo maggiore, perché se ad esempio devi sostenere un esame e lo dici al vicino di casa, certamente in futuro ti chiederà di quell'esame e tu cosa farai? Sarebbe demotivante rispondere di non averlo superato e, per il carattere di alcuni, sembrerebbe quasi un fallimento, si avrebbe paura di essere derisi, di essere considerati degli incapaci. Ecco perché dirlo è positivo, perché ci fa tirare fuori tutta la nostra voglia di riuscire. Tutta la nostra voglia di rispondere: 'È andata bene' (o, per i più espansivi, 'Alla grande!', 'Da paura!')."
Certo, non bisogna fare le cose per timore del giudizio altrui! Ma se questo punto di vista può aiutarci a superare degli obiettivi che sono solo nostri e che usano gli altri a fin di bene e per portare avanti qualcosa in cui crediamo, forse si può chiudere un occhio.
Credo che entrambe queste informazioni contengano delle verità, ma queste verità non sono assolute.
Nel mio caso, cerco di prendere ciò che c'è di buono e trasformarlo a mio vantaggio: voglio boicottare il pensiero della mia amica, voglio credere negli altri e anche in me stessa, voglio condividere con chiunque legga queste pagine il mio progetto, voglio essere stimolata a fare del mio meglio, a ritrovare la motivazione e a portare a termine un percorso bellissimo che mi ha dato tanto, umanamente e culturalmente.
Insomma, apro il blog perché ogni tanto vorrei sentirmi chiedere se ci sono novità e perché non vedo l'ora di averne!
Il progetto: sostenere gli ultimi tre esami, di cui uno doppio, e discutere la tesi entro sei mesi.
Perché sì, questo è proprio un blog a scadenza!
(NB: Quanto alla tesi, preciso di conoscere abbastanza l'argomento, di essermi informata negli ultimi anni e di aver già letto una quindicina di volumi in merito. Quindi non parto da zero, lei è tutta nella mia testa, devo solo tirarla fuori!)
Perché Quando spuntano i papaveri?
Perché i papaveri spuntano in primavera e costellano di rosso il ciglio della strada. Perché quel rosso ravviva con tanta semplicità. E tu lo noti. E sorridi. Perché sì, è tornata la primavera! E perché con la primavera nasce tutto di nuovo. Io esco dal letargo, ad esempio, e in qualche modo rinasco perché il cielo è un po' più azzurro, il sole è un po' più caldo, le giornate sono un po' più lunghe, la luce è un po' più giocherellona e la mattina fa capolino in camera anche se la persiana è chiusa.
Io li ho notati qualche settimana fa, i papaveri. Ero in macchina, la radio accesa e la testa chissà dove, e poi ho iniziato a vederli: prima sul rettilineo, poi la rotatoria, poi ovunque. Punteggiavano di rosso posticini in formato mignon e spazi più ampi, e così ho pensato che Quando spuntano i papaveri sarebbe stato un titolo carino per il mio libro. Sì, effettivamente mi piaceva. 'Ma quale libro? Devo ancora finire gli ultimi esami, scrivere la tesi, laurearmi. Non ho il tempo necessario per scrivere l'idea che ho in testa!' mi sono detta. Ecco, allora, un motivo in più per fissare questo titolo: magari a volte scriverò qualche stralcio di racconto qui. Non so se questi stralci potranno mai diventare veramente un libro, ma in fondo potrebbe essere un nuovo progetto e anche se non dovessero mai diventare altro che qualche parola scritta al pc, almeno li avrò condivisi con qualcuno e magari avrò fatto passare serenamente qualche minuto a qualche sconosciuto per puro caso passato di qua. Ma è prematuro parlare di questo progetto ora.
E infine, perché questa primavera ha portato una novità che è anche una sorta di rinascita.
Da qualche settimana, anzi, da quando sono spuntati i papaveri, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo vegan, a leggere informazioni e guardare documentari. Già da anni avevo smesso di mangiare carne e forse questo è il passo ulteriore da compiere. Staremo a vedere. Nel frattempo pubblicherò anche qualche ricettina trovata qua e là sul web e sperimentata con successo. Ma anche senza successo. Perché mi piace cucinare, ma in cucina combino più pasticci che altro!
Insomma - vorrei dire "per farla breve", ma non sarei onesta! - Quando spuntano i papaveri si occuperà di tutto ciò che c'è di nuovo - nuova vita, nuovi progetti, nuovi inizi - strizzando l'occhio anche a tutto ciò che c'è di vecchio - i vecchi progetti da portare a termine -, un po' come la metafora dei nani sulle spalle dei giganti.
Se avete voglia di fare questo viaggio con me, saltate su!
Buon viaggio!
Buon viaggio!
E com'è andata a finire con l'università? Chissà, forse da qualche parte nel blog c'è scritto :)
RispondiEliminaMI piace il tuo pensiero e lo condivido completamente: avere fiducia in sé, avere fiducia negli altri. Me lo sono scritto sull'agenda un paio di giorni fa.
Anche io ho l'impressione che le cose, scrivendole, diventino vere. Ma manca ancora un piccolo passaggio per riuscirci veramente. E' proprio la fiducia, credo.
Io ho abbandonato l'università dopo essermi persa e ripersa più volte, ma ogni tanto ci ripenso, che mi piacerebbe finire. Chi lo sa :)
E' un piacere conoscerti di più.
Ehi Norma, in due anni e mezzo di blog, sei la prima persona che me lo chiede! Mi fa piacere, ma al contempo mi guardo indietro con un po' di malinconia. Purtroppo in questi anni, tra lutti e malattie (di cui non parlo qui, perché non mi piace rendere questo spazio triste, anche se forse in qualche vecchio post se ne percepiva la presenza), ho rallentato un po' i tempi, però dovremmo esserci. A quei quindici volumi ne ho aggiunti altri, e oggi ho circa sette pagine di sola bibliografia. E poi ho circa 120 pagine di tesi. Mi manca un pezzetto piccolo così. ;)
EliminaSe ti piacerebbe riprendere, fallo. Senza esitazioni. ;)
Incrociamo le dita per entrambe? ^_^
Incrociamo le dita ;)
EliminaSu che cos'è la tesi? A questo punto sono curiosa!
Per tutto il resto, ti mando un grande abbraccio!