Evvai! Oggi ho
ritirato il mio costume nuovo di zecca e cucito su misura sul modello di quello
vecchio, che è praticamente perfetto.
La signora
istruisce il compagno circa lo scaffale dove è riposto nella sua bustina
trasparente. Lui si muove a tastoni, io da lontano l’ho già avvistato. Nero con
dettagli fuxia. È lui! Ne sono sicura.
L’uomo
avvista a sua volta il pacchetto, lo afferra e me lo consegna.
Io sorrido
soddisfatta: già mi piace. Apro la busta, lo guardo con soddisfazione. Mi
piace, mi piace. “È più bello di come lo avevo immaginato,” dico alla signora.
Pago. Felice.
Esco.
Nel viaggio
verso casa già pregusto l’articolo che scriverò sul mio blog con tanto di
consiglio: dato che ormai tutti i costumi
olimpionici hanno l’apertura a oblò sulla schiena blabla e i vecchi modelli
chiusi non si trovano più blabla cucire su misura blabla laboratori
specializzati! C’è il vantaggio blabla resistente al cloro, colore che
preferiamo, modello che ci piace di più blabla al costo di un normalissimo
costume. Insomma, si può fare!
Torno a casa.
Mostro l’oggetto a mia sorella (Bellooo!!)
e a mio fratello (Mmm, caruccio!) e
mi fiondo in camera a provarlo!!
E… wow!!
Sembro Borat
femmina!!
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!
Ma perché
capitano tutte a me? Ditemi che non sono la sola...
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