mercoledì 30 gennaio 2013

L'albero genealogico/Family tree

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Stasera ho ricostruito un pezzo del mio albero genealogico.
In realtà, devo dire che da parte di mia madre so tantissimo (potrei quasi dire "tutto", perché ho conosciuto e conosco tantissimi parenti) e arrivo fino al 1872, ma da parte di mio padre l'albero si arrestava a suo padre. Stasera ho potuto ricostruirne un pezzettino in più, perché ho saputo la data di nascita della madre di mio padre - che cercavo da tempo - e anche i nomi dei miei bisnonni paterni, che sono solo dei nomi, senza volti e senza date, però è già qualcosa in più.
Le origini sono importanti, è importante sapere da dove veniamo.
Stasera vado a letto felice! :)

E voi sapete da dove venite e chi erano i vostri avi? :)

Google Images


Tonight, I could retrace a part of my family tree.
Actually, I have to say that I know a lot about my mum's family (I could even say "everything", because I met a lot of relatives of mine and I see them from time to time) and I can go back to 1872, but my paternal family tree stopped with my dad's father. So, tonight I could retrace a little part of it, because I finally got the date of birth of my dad's mother - that I was looking for a while - and the names of my paternal great-grandparents. I know, it's only names, without faces nor dates, but it's better than nothing.
Origins are important, and it's important to know where we come from.
I'm going to bed happy tonight! :)

What about you? Do you know your origins and your ancestors? :)

venerdì 25 gennaio 2013

Frittata di zucchine/Vegan omelette with zucchinis

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Mi sembra doveroso iniziare il nuovo anno culinario con una delle mie ultime scoperte dell'anno appena trascorso: una bella frittata di zucchine, anche nota come farfrittata! :)
È una ricetta semplicissima che ricorda molto la frittata tradizionale, ma è più buona a mio giudizio e direi anche meno pesante. Io l'ho preparata con le zucchine, ma si possono usare anche altre verdure, magari per recuperare quelle rimaste il giorno prima.

Eccola qua! :)




Ingredienti (per 1 persona)

  • 2 cucchiai di farina di ceci
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 bicchiere d'acqua
  • 1 zucchina già cotta (oppure 1/2)
  • olio evo q.b.

Preparazione
  • Mettete la farina di ceci in un recipiente e aggiungete il sale
  • Aggiungete l'acqua a filo e mescolate. Il composto deve risultare abbastanza fluido e privo di grumi.
  • Nel frattempo, cospargete d'olio una padella antiaderente e fate scaldare a fuoco alto.
  • Versate l'impasto in padella e aggiungete subito le zucchine tagliate a cubetti e precedentemente preparate.
  • Lasciate la fiamma alta e coprite con il coperchio.
  • Dopo 2 o 3 minuti, controllate se la frittata si stacca da sola (di solito sì, oppure basta sollevarla leggermente con l'aiuto di una palettina) e a quel punto è pronta per essere girata.
  • Coprite di nuovo con il coperchio e lasciate cuocere per altri 2 o 3 minuti.
  • Pronta! :)

Una dritta: Per evitare che si creino grumi nell'impasto, vi consiglio di miscelare l'impasto servendovi di un frullatore a immersione: l'impasto è pronto in 10 secondi contati e totalmente privo di grumi.

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Hello world! :)
Finally, I got back and would like to start this new cooking year with one of my latest findings: a vegan omelette with zucchinis, aka flour-omelette!
This recipe is very simple and reminds me of the traditional egg omelette, but it's so much better! It's tasty, but light. I made it with zucchinis, but you can use any other vegetable - maybe, you can use those left the previous day.

Ingredients (for 1 person)
  • 2 tbsp of chickpea flour
  • a pinch of salt
  • 1/2 glass of water
  • 1 cooked zucchini (or 1/2)
  • a drizzle of evo oil

Directions
  • Put your chickpea flour in a bowl and add a pinch of salt.
  • Add a little bit of water and blend. The mixture has to be fluid and smooth.
  • In the meanwhile, pour some oil in a non-stick skillet and put it on the stove. It has to be very warm.
  • Put the mixture in the skillet, add your zucchini and put a lid on it.
  • It's crucial to use a lid and keep it very warm!
  • After 2 or 3 minutes, check your omelette. You should remove it easily and turn it over.
  • Put the lid on the skillet and keep on cooking it for 2 or 3 minutes more.
  • And now it's ready! :)

Tip: If you don't want that the mixture goes lumpy, use a hand-blender: quick and smooth in a trice! ;)

lunedì 21 gennaio 2013

Propositi per il nuovo anno/New Year's Resolutions

  1. Iscrivermi a un corso di lingua giapponese / Enroll in a Japanese language course
  2. Laurearmi una volta per tutte / Get my MA once for all
  3. Risolvere l'irrisolto / Work problems out
  4. Andare in Canada / Go to Canada
  5. Non passare mai più le vacanze di Natale in una maniera così orribile / Do not spend the Christmas holidays in such an awful way. Never again!
  6. Sorridere almeno una volta al giorno / Smile at least once a day
  7. Non sprecare i giorni / Do not waste time
  8. Essere felice / Be happy
  9. Abbracciare di più le persone a cui voglio bene / Hug more the people I love
  10. Ascoltare me stessa / Listen to myself
  11. Ascoltare gli altri / Listen to the others
  12. Prendere una direzione / Be confident, make a decision
  13. Scrivere il blog anche in francese / Write this blog in French too
  14. Fare degli errori / Make mistakes
  15. Visitare i luoghi di Roma che non conosco e tornare in quelli che conosco / Go to the places of Rome I don't know and go back to those that I know
  16. Scattare più foto / Take more pics
  17. Mandare in pensione il cellulare decennale in bianco e nero, anche se mi piace ancora tanto / Replace my 10-year-old mobile, even though I still like it
  18. Ricordare le cose belle / Remember the good old days
  19. Inviare la candidatura a Nk / Send my application to Nk
  20. Vivere ogni istante / Live every moment
  21. Cantare ad alta voce / Belt out
  22. Rispettare le scadenze / Respect deadlines
  23. Andare incontro al futuro che voglio / Meet the future I want
  24. Ricordare di divertirmi / Have fun
  25. Svegliarmi presto la mattina / Wake up early
  26. Recensire i libri che leggo / Review the books I read
  27. Tornare in piscina / Start again swimming
  28. Iscrivermi a un corso di calligrafia / Enroll in a calligraphy course
  29. Iscrivermi a un corso di cucina vegan / Enroll in a vegan cooking class
  30. Trovare un lavoro che mi piaccia / Find a job that I like
Non necessariamente in quest'ordine.
Not necessarily in that order.
[Continua...]
[To be continued...]

domenica 20 gennaio 2013

Dicembre

Dicembre è il mese più breve dell'anno. Almeno per chi va a scuola.
Dicembre è il mese dei compleanni. Almeno in casa mia.
Dicembre è il mese di Babbo Natale, delle renne, della slitta, dei regali. Almeno per i bambini.
Dicembre è il mese in cui la casa si tinge di rosso, si decora a festa.
Dicembre è il mese in cui si preparano l'albero e il presepe.
Dicembre è il mese in cui si è tutti più buoni, tutti più felici, tutti più ricchi.
Dicembre è il mese in cui si ascolta musica natalizia che scalda il cuore.
Dicembre è il mese in cui si scrive ai parenti lontani.
Dicembre è il mese in cui si ricordano con emozione le feste passate e i tempi che non sono più.
Dicembre è il mese in cui le lucine scaldano il cuore delle città illuminandone le strade e catturando sorrisi e sguardi.
Dicembre è il mese dei mercatini natalizi e di piazza Navona.
Dicembre è il mese dei cappotti, delle sciarpe, dei cappelli e dei guanti.
Dicembre è il mese in cui a Roma si sogna di vedere la neve durante la notte di Natale.
Dicembre è il mese in cui si fanno i conti con il passato e si aprono le porte al futuro.
Dicembre era il mese più bello dell'anno quand'ero bambina, ma si è trasformato in un mostro che fagocita la felicità, i sorrisi, la serenità.
Non voglio più vivere un dicembre come quello appena trascorso.

sabato 19 gennaio 2013

Novembre

E poi si ricomincia.

Quando ho scritto "This is my last post..." non pensavo affatto che sarebbe stato l'ultimo post del mese, l'ultimo post dell'anno, l'ultimo post prima che nonno volasse via.
Poi è arrivato novembre. Il mese dei morti. Il mese triste. Il mese in cui ti accorgi che ogni giorno è sempre più corto, sempre più buio, sempre più freddo.
All'inizio di novembre avevo tantissime cose da raccontare, tante ricette fotografate da pubblicare, tanti esperimenti nuovi da provare. Ma avevo anche bisogno di un po' di riposo dopo il rush finale di ottobre e volevo godermi almeno per un po' quel senso di soddisfazione e di pace che si hanno dopo la corsa, dopo la fatica, quando un insieme di sensazioni si mescolano, e la stanchezza della corsa si unisce alla soddisfazione di essere arrivati al traguardo che ci si era prefissi.

Sono stata contenta di aver portato a termine il progetto del VeganMoFo.
Mi ha portato via un po' di tempo, ma è stato un bel gioco, una bella sfida - prima e unica italiana a partecipare - e una grande gioia: sono arrivata fino in fondo, ho scritto venti articoli. Volevo farcela. Ce l'ho fatta.

Con l'inizio di novembre ho scoperto anche un'altra cosa. Forse due.
La tintura dei capelli mi provoca prurito e irritazione: non tingo i capelli per vezzo né per moda. Li tingo per necessità, perché, ahimé, i primi fili bianchi sono solo un ricordo postadolescenziale e ora sono diventati un nutrito gruppo di bianco che avanza senza sosta. Ok, ok, non sono ancora diventata nonna Abelarda! Cmq... a novembre anche la tinta mi ha abbandonato e allora mi sono rivolta alla natura.
Ho scoperto che ci sono dei metodi naturali per colorare i capelli dei quali avrei voluto parlare qui e raccontare i miei esperimenti - henné, indigo, mallo di noce - e se si fanno con un minimo di attenzione non si sporca nulla e non c'è nulla di catastrofico, a differenza di come scrivono molti.
Ho scoperto anche che è possibile autoprodurre creme, saponi, struccante e tonico, e tante altre cose. Ho scoperto cos'è l'oleolito e ne ho preparato uno alla lavanda.

Così siamo arrivati a metà novembre. Che brutto mese, novembre. Non mi è mai piaciuto, nemmeno da bambina. Era quel mese che faceva da ponte tra il mio compleanno e Natale, tra le belle giornate luminose e tiepide, e i giorni freddi di dicembre. Era quel mese di mezzo, il mese non-carne e non-pesce. Il non-mese. Il mese in cui, in un soffio, nonno è volato da nonna.
Non ho mai scritto di nonna, perché mi fa troppo male, e non scriverò di nonno, perché il male raddoppierebbe. Ciò che mi rasserena è immaginarli di nuovo insieme, uniti, da qualche parte. Da novembre nessuno mi chiamerà mai più Chicca, ma il suono delle loro voci risuonerà per sempre nel mio cuore e nella mia mente e non sarà uno stupido novembre a rubarmi il cuore.

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