venerdì 14 marzo 2014

Cow poop, le mucche da cacca

E sì, lo so, il titolo fa sorridere. ^_^
E sì, so anche che vi state chiedendo cosa sia una mucca da cacca.
Eccola qui:

Cow Poop

Una mucca da cacca è una mucca che vive felice nelle campagne piemontesi.
Una mucca da cacca non è sfruttata per produrre vitelli, e quindi carne da mangiare e pelle da indossare, né per produrre latte da bere.
Una mucca da cacca non è considerata un prodotto da vendere e dal quale arricchirsi.
Della mucca da cacca viene usata soltanto la... cacca... ^_^ ...per concimare il terreno.

Non sto qui a scrivere un articolo, perché l'ho appena letto e vi rimando ad esso.
Non sto qui neanche a riassumere il progetto e gli obiettivi di Fabrizio - un ex allevatore che, invece di trasformare gli animali in prodotti, è diventato vegetariano e ha convertito il suo allevamento nella Farm Serenity Cow -, perché lui lo fa molto meglio di me e perché vi invito a dare un'occhiata al suo blog.

Scrivo, invece, per mettere grigio su panna le mie considerazioni e dare qualche spunto.

Secondo me, questa fattoria potrebbe essere una grande occasione per formare gli adulti di domani. Sempre più spesso sentiamo dire di aver preso in prestito la Terra dai nostri figli, ma come insegnare proprio a questi figli il rispetto per la Terra e per i suoi abitanti?

Ecco, secondo me, un'idea sarebbe portare le nuove generazioni a contatto con tutto ciò che non è scritto sui libri scolastici

Gli insegnanti potrebbero portare i loro bimbi in gita in questa fattoria per insegnare loro il valore della vita di un animale e l'importanza del contatto con animali altri da quelli di affezione.
E se la scuola è lontana, potrebbero organizzare un camposcuola con i bambini di V elementare, che avrebbero l'opportunità di visitare Torino, antica capitale d'Italia; scoprire il Piemonte, vedere il Po e stare a contatto con la natura e gli animali.
Sarebbe una bella occasione anche per i ragazzi della scuola secondaria, perché non è mai troppo tardi per imparare che una mucca non è solo quella della Lola.

Ok, messa così, il mio sembra piuttosto un progetto latente della riforma scolastica - che pure avrei - comunque anche i genitori potrebbero contribuire portando i propri figli una giornata o un fine settimana in una fattoria.

Penso che la trasformazione di questo ex allevamento in fattoria possa essere un esempio per molti altri allevatori, per dire loro che, sì, la trasformazione è possibile
Ma anche per i consumatori: che si trovino su uno scaffale, in frigo o in tavola, gli animali non sono un prodotto già pronto. 
Una maggiore sensibilizzazione è necessaria e sono sicura che le giovani generazioni apprezzerebbero e la Terra ringrazierebbe.

Voi che ne pensate?

venerdì 7 marzo 2014

Lammily, la Barbie normale*

Oggi è una giornata splendida.

Il cielo è azzurro, il sole splende e c'è anche qualche nuvoletta bianca che a spasso se ne va.
Per la prima volta, stamattina, ho sentito cinguettare gli uccellini... stanno tornando! ^_^
Oggi mi sono svegliata relativamente presto e mi sono attivata immediatamente. Probabilmente nei prossimi giorni apporterò qualche modifica al blog, o piuttosto parlerei di miglioria, ecco! ;)
Ieri ho anche ricevuto un premiuccio inaspettato, il che contribuisce ad espandere il microclima festoso.
Ma non è per questo che scrivo oggi.

Ne avevo già sentito parlare in precedenza, ma ho letto l'articolo poco fa.
Vi presento Lammily:


Google Images


non è bellissima?

Ok, è una bambola. E forse molti di voi si staranno chiedendo cos'ha di speciale.
Beh, guardatela bene.... le proporzioni!
Lammily è splendidamente normale!

Il creatore di Lammily è un giovane designer americano, Nickolay Lamm. Lamm ha tentato di riprodurre una Barbie che rispecchiasse le reali proporzioni del corpo femminile e lo ha fatto basandosi sulla media delle diciannovenni americane.

Il confronto tra le due bambole non lascia dubbi: 


Google Images

Lammily è molto più realistica, è più bassina, non ha un vitino da vespa, non ha le gambe sottili come il filo da pesca, ha un sederotto esistente, e non è perennemente obbligata a indossare quegli scomodissimi tacchi fuchsia-shocking!

Presto Lammily sarà declinata in tutte le etnie e in tutte le "forme umane" di una donna in salute. Avrà nuovi vestiti e nuovi accessori (se il crowdfunding funziona) e finalmente mostrerà al mondo che essere noi è bello!

A Lamm è stato chiesto se le bambine giocheranno con questa nuova bambola "nella media" - ma chi è questo genio??!!
Io penso proprio che le bambine non avranno nessun problema a giocarci, perché i bambini, di fatto, non notano tutto ciò che nota un adulto: nel loro mondo fantastico tutto è normale, tutto ha una spiegazione.
In questo senso, credo che Lammily sia una creazione in grado di rivoluzionare... il mondo!
Sì, ho sparato in alto, ma se ci pensiamo bene, non mi sbaglio poi di molto.
L'influenza di una bellezza irreale e standardizzata che ha colpito le adolescenti della vecchia guardia potrebbe non colpire le nuove generazioni, che si rapporteranno a un modello più umano sin da bambine, nella speranza che ognuna, crescendo, si accetti per ciò che è.

Perché la bellezza non è una.
Perché la bellezza è soggettiva.
Perché la bellezza è negli occhi di chi guarda. 
E noi dovremmo imparare a guardarci un po' meglio.

Voi che ne pensate?


PS: Ammetto che le bambole mi hanno sempre fatto una certa impressione e che anni fa mi sono ripromessa di non comprare "mai" ai miei eventuali figli né bambole né armi giocattolo, ripiegando su un bel doudou di stoffa, fatto a mano, che adoro. Questa bambola, però, è diversa, mi sembra che abbia una valenza psicologica implicita non indifferente e, se mai mi dovessi trovare di fronte alla vetrina di un negozio di giocattoli con la mia eventuale bimba che mi tiene la mano e chiede una bambola, tra una Barbie filiforme e una Lammily in carne, sicuramente preferirei quest'ultima.



*Ma poi chi di noi ha il potere per decretare la normalità? Normale nel senso di più realistica e simile a un essere umano e non a un essere plastificato irreale.

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