mercoledì 24 ottobre 2012

VeganMoFo: Latte di soia

Ciao ciao! :)

This is probably the easiest thing you can make when you go vegan: soy milk!
I know there are several milk makers, but it's possible to make it on your own even though you don't have one. :)

Here it is!





Ingredients
  • 100 gr of soy beans (1 part)
  • 1 l of water (10 parts)


Directions
  • Soak your soy beans overnight.
  • If you can, sometimes it's better to wash them and refresh water - if you soak them during the day! ;)
  • Put your beans in a pan, add fresh water and bring it to the boil.
  • Blend it for at least 5 mins.
  • Filter it and your soy milk is ready! ;)


  1. You can use it plain with your cereals for breakfast or to make vegenaise or béchamel.
  2. You can flavour it with cocoa powder or rice malt or vanilla or whatever you want.
  3. You can use soy okara to make bread, veggie balls or patties, and/or okara crackers.

Enjoy! :)


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Ciao ciao! :)

Questa non è una ricetta: è solo la cosa più semplice da fare quando si diventa vegani. :)
Ci sono svariate macchine che producono latte vegetale, ma si può fare anche se non le abbiamo! :)


Ingredienti
  • 100 gr di fagioli di soia (1 parte)
  • 1 l d'acqua (10 parti)


Preparazione
  • Mettete i fagioli di soia in ammollo per una notte.
  • Meglio cambiare l'acqua ogni tanto, magari se li mettete in ammollo durante il giorno.
  • Mettete i fagioli in una pentola capiente, aggiungete l'acqua e portate a ebollizione.
  • Frullate per almeno 5 minuti.
  • Filtrate e il latte di soia è pronto!



  1. Potete usarlo così, semplice, con i cereali a colazione o potete usarlo per fare la veganese o la besciamella.
  2. Potete aromatizzarlo al cacao o al malto di riso o alla vaniglia o qualsiasi altra cosa vi piaccia.
  3. Potete usare l'okara di soia per fare il pane, delle polpettine veg* o dei mini-burger, oppure questi cracker di okara.


Enjoy!



martedì 23 ottobre 2012

VeganMoFo: Risotto ai 5 cereali


Hi there!

I haven't written for a while and now I'm back with a 5-cereal risotto. This cereal mix is also good for a salad or a soup, and it's quick to cook, it takes only 12 mins. ;)

I made a simple risotto, because I like to taste every single cereal - wheat, spelt, barley, rice and oat - but you can add some veggies like peas or carrots to make this dish more colourful.




Ingredients
  • 80 gr of cereal mix per person
  • 1 stock-cube
  • evo oil


Directions
  • Roast your cereal mix in a skillet - if you like, you can roast it with onions and herbs browned in oil.
  • Bring some water to the boil and add your stock-cube.
  • Add the broth to the cereal mix little by little.
  • After 12 mins, it's ready. You can add a knob of veggie butter, if you like.


It's nothing special, but it's quick and you can use these cereals to make a special salad too! ;)
(But in this case, it's better to cook your cereals in salted water and drain them)
Enjoy!

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Ciao ciao gente!

Manco da un po', ma ora sono tornata con questo risottino ai 5 cereali, ottimo sia per piatti freddi che caldi. Si prepara in 12 minuti, contiene grano, farro, orzo, riso e avena e vi potete aggiungere tutti gli ingredienti che volete - io l'ho fatto semplice perché mi piace assaporare i cereali! ;)


Ingredienti
  • 80 gr di cereali a persona
  • 1 dado
  • olio evo


Preparazione
  • Tostate il riso in una padella - se vi piace con un soffrittino.
  • Portate a ebollizione dell'acqua e aggiungetevi il dado.
  • Pian piano aggiungete il brodo al riso.
  • Dopo 12 mins è pronto. Potete mantecare con una noce di burro vegetale, se volete.
Non è niente di speciale, ma è una ricettina veloce che potete adattare secondo le vostre esigenze, anche aggiungendo i cereali a una semplice insalata per renderla più ricca - in questo caso, però, meglio cuocerli in abbondante acqua salata e scolarli.
Enjoy!



martedì 16 ottobre 2012

In viaggio

Ci sono giorni strani.
Giorni in cui ti svegli la mattina e ancora prima di alzarti qualcosa ti fa pensare che oggi, proprio oggi, ricorre un triste anniversario per te e per la tua famiglia. E non un anniversario qualunque, ma il decimo, che è un numero terribile, perché ti rendi conto che è passato veramente un sacco di tempo. Lento, lungo logorio. Perché quel giorno di dieci anni fa, che era un mercoledì, l'alba di un mercoledì, quando tutta la città dormiva e tu ti sei svegliata con la voce preoccupata di lei al telefono che parlava con un operatore del 118 e sei andata di là, dritta da lui, e lo hai trovato disteso a terra, gli occhi azzurri spalancati al cielo. Immobile. Sembrava. Ma no, respirava in maniera impercettibile. Ecco, quel giorno di dieci anni fa ha segnato uno spartiacque nella tua vita e nelle vite di tutti: c'era un prima e c'è un dopo. E a volte, il prima quasi non te lo ricordi più. Perché era un'altra vita. Una, due, tre, forse quattro vite fa. Una vita distante, che quasi non ti appartiene più. Una vita, per alcuni aspetti più semplice, ma alla quale - è strano dirlo - non torneresti, perché vuoi solo andare avanti.
Poi ti fai la doccia, mangi qualcosa ed esci. Lasci il cell spento, perché da un po' non lo sopporti quando suona. Arrivi a lezione giusto in tempo. Mangi da sola. E ti butti in biblioteca ad autocorreggerti la tesi, perché vuoi essere precisa e non fare ulteriori figure di bip. Esci quando ti cacciano via perché stanno chiudendo e pian piano ti riavvii verso casa. Ci metti quasi due ore per tornare a casa, un tempo perso che ormai non sopporti proprio più. E quando un signore, per sedersi in treno, ti fa accatastare borseborsine&borsette mentre tu distrattamente ascolti la musica scaricata quattro anni fa nell'iPod che ti hanno regalato e che tu non avresti mai comprato perché a te le mode non piacciono e pensi che sarebbe ora di scaricare anche qualcos'altro, ti viene in mente che forse mamma ti ha chiamato. E allora accendi il cell. Ci sono due chiamate perse e provengono dallo stesso numero. È un numero simile alla segreteria dell'uni, così controlli un attimo, ma non è la segreteria che ti ha cercato. Eppure, eppure quel numero ha a che fare con l'università secondo te. Ma perché l'università dovrebbe chiamarti? Eureka. Un motivo ci sarebbe. E ti spunta un sorriso. E inizi a fantasticare. E quel trenino romano d'un tratto si trasforma nella metropolitana di un'altra città, una città lontana un oceano. E quella tizia col naso adunco si trasforma nel bassista di una band di laggiù. E tu ridi tra te e te mentre ti accorgi che un paio di signore ti scrutano con aria interrogativa. Ma loro non lo sanno che ti passa per la testa, altrimenti sorriderebbero anche loro. Nel frattempo, il signore che ha scatenato tutto ha controllato i messaggi con te e, mentre tu fantasticavi, è sceso. La musica continua a scorrere nelle cuffie e a scandire le varie stazioni alle quali tu non fai caso, perché sai che manca ancora un po'. E poi un altro po'. Poi ti chiama mamma. Sei quasi arrivata. Scendi. Anche la temperatura è scesa. Ti avvii verso casa con calma, sai che ci vuole un po'. Altri venti minuti trascorrono lenti, scanditi da qualche canzone passata da Tizia e da Caio e per un attimo pensi a loro. In fondo è per questo che le hai inserite nell'iPod, per pensare a loro e sorridere una volta in più. Arrivi a casa sulle note di Ciao, maledetto ciao, ora sono qui, voglio sorridere. Ciao, maledetto ciao, nell'aria resterai, gioia di vivere, e sorridi mentre ti chiedi come sia finita lì quella canzone. Tu, che non ascolti musica italiana. O che ne ascolti proprio poca. Allora ti ricordi che lei era la tua cantante preferita quando avevi tre anni e pensi che a tre anni dovevi essere proprio rock. Peccato che l'adolescenza abbia scombussolato tutto e che sì, hai imparato l'inglese anche grazie alla musica ascoltata in quel periodo, ma non ti capaciti di come sia stato possibile passare da Gianna ai Take That! Intanto, gradino dopo gradino arrivi fin su. Casa dolce casa. Anche se a volte è meno dolce e altre è stata dolcissima. Doccia. E prima di cenare vai da lui e glielo spifferi, perché hai una gran voglia di dirlo a qualcuno e sai che lui custodirà il tuo segreto e senti quelle parole: "Parti. È importante viaggiare, conoscere. Vai, vai" e tu ti chiedi se te le avrebbe dette prima di dieci anni fa, ma non puoi saperlo e non ha nemmeno importanza saperlo. Ciò che conta è oggi, qui e ora. E oggi, qui e ora è bellissimo ascoltarle. Poi ceni, metti in ordine e torni in camera. Accendi il pc e pensi di fare una cosa che non hai mai fatto: controlli la mail d'Ateneo. Tenti di aprire proprio la mail senza oggetto, quella che ti hanno spedito oggi, e non ti rendi conto che è già aperta, è lì davanti ai tuoi occhi, perché tu la mail d'Ateneo non l'hai mai usata. E sì, non ti sbagliavi, era così. I tuoi ci hanno messo sempre tanto, ma alla lunga si sono avverati. Forse perché non erano nemmeno sogni, erano "cose" che hai cercato di guadagnarti senza scorciatoie. Una, due, tre e ora quattro volte. Non sai cosa succederà domani, però oggi va bene così.

Ci sono giorni strani.
Giorni in cui ti svegli la mattina e ancora prima di alzarti sai che la giornata che ti si prospetta sarà grigia. E poi lentamente, lentamente, scopri che anche i tuoi sogni, ogni tanto, diventano realtà.

domenica 14 ottobre 2012

VeganMoFo: Palline al cioccolato e cocco

Ciao ciao gente! :)

Time's up! My six months of transition are over. Everything started on Sunday 14th and everything is getting to an end on Sunday 14th. My future is vegan.
In order to celebrate my big day, I've just prepared some beautiful, tasty and delicious chocolate and coconut little balls! :)
Actually, I wanted to make veg Nutella, but I realized I ran out of milk too late. Since I wanted to make something easy, quick and good, and I wanted to use the ingredients I had already prepared, I thought of making these little balls.


They look huge, but they're not. The plate is tiny! :)

Ingredients (18-20 palline)
  • 2 tbsp of hazelnuts
  • 9 tsp of ground coconut
  • 100 gr of dark chocolate - probably too much, you can use less chocolate
  • a handful of corn flakes
  • 1/2 tsp of rice malt (optional)


Directions
  • Roast your hazelnuts and grind them in a coffee grinder - I used my grandma's old little one. Didn't think it could work, but it does... I'm so happy! :)
  • Melt your chocolate in a bain-marie.
  • Chop your cork flakes - I wanted to use biscuits, but then I saw corn flakes were almost over and thought I could use them for a lighter result.
  • Put ground hazelnuts, chopped cornflakes, 3 tsp of ground coconut in a bowl and blend together.
  • Add your melted chocolate and 1/2 tsp of rice malt and blend together.
  • Keep refrigerated for a few mins, so that it thickens a little bit.
  • Make your chocolate little balls and roll them into 6 tsp of ground coconut.
  • Put your little balls on a plate and keep refrigerated for a few hours.
A little tip: It's helpful to fill a bowl with tap water and wash your hands before you roll your palline so that chocolate doesn't stick to your hands and fingers. :)

Enjoy! :)

Sembrano grandi, ma non lo sono. Il piatto è piccolino! :)

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Ciao ciao! :)

Oggi scadono i miei sei mesi di transizione: tutto è iniziato una domenica 14 ed è finito di domenica 14. Il mio futuro è vegan. :)

Per festeggiare il grande giorno, ho preparato delle palline al cioccolato e cocco che sono una meraviglia!
A dirla tutta, volevo cimentarmi con la Nutella veg, ma mi sono accorta troppo tardi che avevo finito il latte. Siccome avevo già macinato le nocciole e volevo usare il cioccolato, in un lampo di creatività ho pensato a queste palline.

Ingredienti (18-20 palline)
  • 2 cucchiai di nocciole
  • 9 cucchiaini di farina di cocco
  • 100 gr di cioccolato fondente - forse un po' troppo, potete usarne anche meno, io ho fatto a occhio
  • una manciata di corn flakes
  • 1/2 cucchiaino di malto di riso (facoltativo)


Preparazione
  • Tostate le nocciole e macinatele in un macinacaffè - io ho usato il macinacaffè di nonna che è piuttosto vecchiotto e non pensavo potesse funzionare ancora, invece va... e va alla grande! :)
  • Sciogliete il cioccolato a bagnomaria.
  • Tritate i corn flakes - inizialmente avevo pensato ai biscotti, ma poi ho visto che c'erano dei resti di corn flakes in un sacchettino e ho pensato di usare quelli per avere un dolcetto più leggero.
  • Mettete le nocciole macinate, i corn flakes ridotti in pezzettini-ini-ini, 3 cucchiaini di farina di cocco in una ciotola e mescolate.
  • Aggiungete il cioccolato fuso e 1/2 cucchiaio di malto di riso e mescolate ancora.
  • Riponete il tutto in frigo per qualche minuto affinché il composto si rassodi un po'.
  • Fate delle palline con il composto e rotolatele nei 6 cucchiaini di farina di cocco.
  • Disponete le palline così ottenute in un piatto e tenete in frigo per qualche ora.

Una dritta: Per far sì che il cioccolato non si attacchi alle mani mentre arrotolate le palline, sarebbe utile tenere a portata di mano una ciotola con dell'acqua e immergervi le mani tra un passaggio e l'altro.

Enjoy! :)


venerdì 12 ottobre 2012

VeganMoFo: The discovery of America and other discoveries

Today is the anniversary of the discovery of America. I've always remembered this date, not only because of its historical importance, but because people used to wish me happy birthday today (b. F. = before Facebook). Or the day before my birthday. It seems that it's easier to remember the 10/10 or the discovery of America, so when I was a child I started celebrating before and finished later. It's not that bad when you're a child! :)
They associated me with America, and they were not wrong actually, because Colombo (I'm not going to write Columbus, but I'm going to tell you why) could see the land in the night between the 11th and the 12th, but he landed the following day, so as a child I used to think, "ok, it's not that wrong!"
Colombo. Cristoforo Colombo. I studied him as an historical character, I read several books about him and 20 years ago there was even a cartoon about him to celebrate the 500th anniversary of his discovery. And it was not (not only!) because of America itself, but because Cristoforo Colombo was Italian.
Yep, Italian. Not Spanish. He was working for Spain, but this doesn't make him a Spaniard! :)
Did you know that? I'm just curious to know. :) :) :)

A few years ago, I was in Belgium in an international class and we were playing that game where you've got a post-it on your forehead and you have to guess the character written on it. I couldn't guess mine soon, it took me so much time! Guess who was he? Cristoforo Colombo. They told me he was dead, he lived between the XVth and the XVIth centuries, and he was... Spanish!! They didn't know he was Italian. That's why I couldn't guess. And that's why I'm asking you, I'm just curious to know if you think that too. 
And Amerigo Vespucci, the man who gave America its name, was Italian too.
A little bit of Italian pride, tonight. :) - I'm just kidding. Hope you can feel it. I'm a minority in the MoFo, so it's just for fun and to celebrate this day. :) And I hope I made you smile! :)

Sooo. I wrote and other discoveries in my title, and it deals with my vegan discoveries.
Here they are!



I bought these two products in a special supermarket a few days ago - you can't find them in ordinary supermarkets here - because I was curious to taste them. I'm trying to buy a new product every now and then, and that's what I think.

Rice malt: Heaven! Could another word describe it better?
Definitely, I love it! I couldn't imagine it was so good! Probably due to its colour, I thought it could taste like honey, but no, it's so much better and tasty! I could eat rice malt all the time.

Tahin: Doubt! I'm not sure whether I like it or not.
I like it, but not completely. I think it could taste better. Its aftertaste reminds me of peanut butter, but it's bitter, and I don't know if I like this kind of bitterness. There was a white tahin too, but I went for this one because I thought the whitish one could have been chemically whitened. Is it the same for you?

So, in the end, tonight I'm not going to write any recipes, but I would like you suggest me how and where to use rice malt and tahin. What do you do with them? Is there a special recipe you can suggest me?
Since the theme of this post is about discoveries and I've just discovered their flavour, now I would like to discover a new recipe to use them.
Any suggestions, America and the rest of the vegan world? :)



giovedì 11 ottobre 2012

Birthday girl!

Non mi piace il giorno del mio compleanno: è un po' come Natale, non vedo l'ora che arrivi il giorno dopo.
Non so perché, lo trovo imbarazzante, preferisco festeggiare i compleanni degli altri, persino degli sconosciuti. Quelli degli altri mettono di buonumore, ma il mio no. Il mio annnsssiiiaaa. Voglia di chiudere gli occhi e svegliarmi domani.

Una delle crostatine senza latte e senza uova che mamma
ha trovato in pasticceria.
La cosa più buffa del giorno del mio compleanno, da alcuni anni a questa parte, è ricevere gli auguri da persone che nemmeno si ricordano di me. Ma il calendario di Facebook li avvisa, quindi sparano i loro messaggi super allegri, super giocosi, super amici... e io rido!
Ecco, devo dire che ultimamente questa cosa mi fa ridacchiare parecchio.

Voi non trovate? 

Che senso ha scrivere: "Criiiiiii tanti auguri" (cito testualmente) oppure "Buon compleannooooo!!!!" (ri-cito), ma non è meglio propendere per un neutro "Buon compleanno" senza diciotto o e altrettanti punti esclamativi o un semplice "Tanti auguri" senza quelle quindici i? E magari se proprio vuoi colorirlo, ci metti qualche faccettina simpatica?
Cioè, apprezzo e ringrazio sempre tutti uno ad uno, però mi fanno ridere, almeno questi due.
La prima è un'ex-compagna di scuola delle elementari, anche ex-compagna di banco per un periodo e anche ex-compagna di stanza in gita scolastica. Il problema è che lei non si ricorda di me. N-o-n s-i r-i-c-o-r-d-a. Ne ho avuto la certezza in diverse occasioni, cene e cavoli vari, e allora per quale motivo mi spari quel "Criiii" come se fossi vicina mentalmente e psicologicamente a me, ma lontana fisicamente e quell'urletto ti servisse per farti sentire un po' di più, per avvicinarti virtualmente un po' di più? Ma tu non sai neanche chi sono. Vuoi proprio scrivermi un messaggio perché Facebook te lo sta supplicando in ginocchio? Ok, sii sobria almeno.
L'altra... fantastica! Amica di amici di amici. Tutto il mondo è paese, tutti sono amici suoi. Lei è un'esplosione di gioia, di movimento, di ballo hip-hop, di musica tunz, di palestra hunz, e di vocali aperte, anzi no, apàrte! Tutte quelle oooooo mi sono arrivate dritte in fronte. Ti prego no, io no tunz, io no hunz, io una o sola basta e avanza.

Sarò critica, forse troppo, ma un giorno all'anno me lo concedo.
Facebook sarà anche comodo per chi ha la memoria di un moscerino - esiste la memoria del moscerino? Non lo so, ma volevo qualcosa che rendesse l'idea, che si contrapponesse in maniera evidente all'altra -, ma per me no.
Primo, perché io ho la memoria di un elefante e non ho bisogno di un reminder. Non lo facevo neanche con il cell, non lo scrivevo neanche sul diario. Io, i compleanni, me li ricordavo e basta. Così come i numeri telefonici, gli indirizzi, i cap e compagnia bella.
Secondo, perché io so benissimo chi si ricorda del mio comple, so benissimo che alcune persone mi avrebbero fatto gli auguri ugualmente, anche senza reminder. E questi sono gli auguri che apprezzo di più. Sono pochi. Sono veri, però.
Facebook, invece, aumenta solo la felicità fittizia. Forse chi vuole sentirsi urlare questi benedetti auguri è contento, perché può leggerli decine e decine di volte sul proprio wall - cos'è in italiano? Il muro? Ah no, dicono bacheca! - ma a me fa ridere.
Gli auguri delle persone che si ricordano del mio comple non sono arrivati solo su Fb, sono arrivati per altre vie. Sono questi quelli che contano. Quelli discreti. Quelli privati. Quelli che ti pensano sempre.

Ieri, a dir la verità, avevo pensato di togliere la data del mio comple da Fb, ma poi il sottile gusto di sorridere e deridere mi ha frenata. Ma presto, presto cambierò data solo per il gusto di ridere e allora riceverò decine e decine di auguri nel giorno del mio non-compleanno
A ognuno le proprie gioie! :)

Però... non sono soddisfatta di questo post. Non ho scritto il rovescio della medaglia.
È bellissimo ricevere gli auguri da persone che non avrebbero la possibilità di farli altrimenti. Tutte quelle persone che abitano oltre i confini italici, che si trovano tra la più vicina Francia e il più lontano Brasile, tra la più vicina Germania e la più lontana Australia, tanto per citarne alcune. Ecco, questo è il motivo per cui mi sono iscritta a Fb oltre cinque anni fa, per non perdere i contatti con persone bellissime che mi hanno arricchito a livello culturale e personale in una maniera che non riesco neanche a descrivere con le parole. Tra di loro ci sono i miei compagni di corsi vari, le mie coinquiline-sorelle, i miei studenti, i miei colleghi. E io, tutti loro, non li voglio perdere. Fb, per me, serve a questo. A rafforzare un certo tipo di legame, a crescere umanamente e culturalmente attraverso i nostri contatti lontani, ad abbattere tante, ma tante barriere, di ordine temporale, spaziale, mentale, religioso etc. etc., è per questo che ho ancora quella pagina, anche se il pensiero di cancellarla si è affacciato un discreto numero di volte.

E voi?

martedì 9 ottobre 2012

VeganMoFo: Cracker di okara

Ciao! :)

One of the things I like to make with okara is okara crackers. It's a super simple recipe to make - could you expect something different from me? -, and it's quick and crunchy! ;)

Here it is!




Ingredients
  • 50 gr of durum wheat flour - do you say that? I've found it on the dictionary, but I'm not sure. It's more granular than white flour. If you don't have it, just use 50 gr more of white flour.
  • 100 gr of white flour (superfine)
  • 100 gr of soy okara
  • 4 tbs of evo oil
  • a pinch of salt
  • Herbes de Provence or gomasio or some other spices you like.


Directions
  • Blend flour, okara, salt, oil and Herbes de Provence together; make a ball and keep it refrigerated for an hour.
  • Preheat your oven to 180°C - Centigrades!
  • Roll out your dough with a rolling pin and cut it into bits - give it the shape you like most. I usually go for a regular shape.
  • Put your crackers in a baking pan, add some salt on top and bake for 10 mins.
Enjoy! :)

*******************
Ciao a tutti! :)

Oggi mi butto su una ricettina semplice semplice, croccante e veloce: i cracker di okara - d'altronde cosa ci si può aspettare da una novellina come me, se non una cosetta semplice?! ;)

Ingredienti
  • 50 gr di farina 0 - se non ne avete, sostituitela con 50 gr ulteriori di farina 00.
  • 100 gr di farina 00
  • 100 gr di okara di soia
  • 4 cucchiai di olio evo
  • un pizzico di sale
  • Herbes de Provence o gomasio o qualche altra spezia a piacere.


Procedimento
  • Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolate.
  • Formate una palla e lasciatela riposare in frigo per un'ora.
  • Preriscaldate il forno a 180°C.
  • Stendete l'impasto aiutandovi con un matterello e tagliate l'ovale ottenuto come preferite - di solito, scelgo forme regolari.
  • Disponete i cracker su una placca, aggiungete un pizzico di sale sulla superficie e cuocete per 10 minuti.
Enjoy! :)



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