Non mi piace il giorno del mio compleanno: è un po' come Natale, non vedo l'ora che arrivi il giorno dopo.
Non so perché, lo trovo imbarazzante, preferisco festeggiare i compleanni degli altri, persino degli sconosciuti. Quelli degli altri mettono di buonumore, ma il mio no. Il mio annnsssiiiaaa. Voglia di chiudere gli occhi e svegliarmi domani.
Una delle crostatine senza latte e senza uova che mamma ha trovato in pasticceria. |
Ecco, devo dire che ultimamente questa cosa mi fa ridacchiare parecchio.
Voi non trovate?
Che senso ha scrivere: "Criiiiiii tanti auguri" (cito testualmente) oppure "Buon compleannooooo!!!!" (ri-cito), ma non è meglio propendere per un neutro "Buon compleanno" senza diciotto o e altrettanti punti esclamativi o un semplice "Tanti auguri" senza quelle quindici i? E magari se proprio vuoi colorirlo, ci metti qualche faccettina simpatica?
Cioè, apprezzo e ringrazio sempre tutti uno ad uno, però mi fanno ridere, almeno questi due.
La prima è un'ex-compagna di scuola delle elementari, anche ex-compagna di banco per un periodo e anche ex-compagna di stanza in gita scolastica. Il problema è che lei non si ricorda di me. N-o-n s-i r-i-c-o-r-d-a. Ne ho avuto la certezza in diverse occasioni, cene e cavoli vari, e allora per quale motivo mi spari quel "Criiii" come se fossi vicina mentalmente e psicologicamente a me, ma lontana fisicamente e quell'urletto ti servisse per farti sentire un po' di più, per avvicinarti virtualmente un po' di più? Ma tu non sai neanche chi sono. Vuoi proprio scrivermi un messaggio perché Facebook te lo sta supplicando in ginocchio? Ok, sii sobria almeno.
L'altra... fantastica! Amica di amici di amici. Tutto il mondo è paese, tutti sono amici suoi. Lei è un'esplosione di gioia, di movimento, di ballo hip-hop, di musica tunz, di palestra hunz, e di vocali aperte, anzi no, apàrte! Tutte quelle oooooo mi sono arrivate dritte in fronte. Ti prego no, io no tunz, io no hunz, io una o sola basta e avanza.
Sarò critica, forse troppo, ma un giorno all'anno me lo concedo.
Facebook sarà anche comodo per chi ha la memoria di un moscerino - esiste la memoria del moscerino? Non lo so, ma volevo qualcosa che rendesse l'idea, che si contrapponesse in maniera evidente all'altra -, ma per me no.
Primo, perché io ho la memoria di un elefante e non ho bisogno di un reminder. Non lo facevo neanche con il cell, non lo scrivevo neanche sul diario. Io, i compleanni, me li ricordavo e basta. Così come i numeri telefonici, gli indirizzi, i cap e compagnia bella.
Secondo, perché io so benissimo chi si ricorda del mio comple, so benissimo che alcune persone mi avrebbero fatto gli auguri ugualmente, anche senza reminder. E questi sono gli auguri che apprezzo di più. Sono pochi. Sono veri, però.
Facebook, invece, aumenta solo la felicità fittizia. Forse chi vuole sentirsi urlare questi benedetti auguri è contento, perché può leggerli decine e decine di volte sul proprio wall - cos'è in italiano? Il muro? Ah no, dicono bacheca! - ma a me fa ridere.
Gli auguri delle persone che si ricordano del mio comple non sono arrivati solo su Fb, sono arrivati per altre vie. Sono questi quelli che contano. Quelli discreti. Quelli privati. Quelli che ti pensano sempre.
Ieri, a dir la verità, avevo pensato di togliere la data del mio comple da Fb, ma poi il sottile gusto di sorridere e deridere mi ha frenata. Ma presto, presto cambierò data solo per il gusto di ridere e allora riceverò decine e decine di auguri nel giorno del mio non-compleanno!
A ognuno le proprie gioie! :)
Però... non sono soddisfatta di questo post. Non ho scritto il rovescio della medaglia.
È bellissimo ricevere gli auguri da persone che non avrebbero la possibilità di farli altrimenti. Tutte quelle persone che abitano oltre i confini italici, che si trovano tra la più vicina Francia e il più lontano Brasile, tra la più vicina Germania e la più lontana Australia, tanto per citarne alcune. Ecco, questo è il motivo per cui mi sono iscritta a Fb oltre cinque anni fa, per non perdere i contatti con persone bellissime che mi hanno arricchito a livello culturale e personale in una maniera che non riesco neanche a descrivere con le parole. Tra di loro ci sono i miei compagni di corsi vari, le mie coinquiline-sorelle, i miei studenti, i miei colleghi. E io, tutti loro, non li voglio perdere. Fb, per me, serve a questo. A rafforzare un certo tipo di legame, a crescere umanamente e culturalmente attraverso i nostri contatti lontani, ad abbattere tante, ma tante barriere, di ordine temporale, spaziale, mentale, religioso etc. etc., è per questo che ho ancora quella pagina, anche se il pensiero di cancellarla si è affacciato un discreto numero di volte.
E voi?
Che senso ha scrivere: "Criiiiiii tanti auguri" (cito testualmente) oppure "Buon compleannooooo!!!!" (ri-cito), ma non è meglio propendere per un neutro "Buon compleanno" senza diciotto o e altrettanti punti esclamativi o un semplice "Tanti auguri" senza quelle quindici i? E magari se proprio vuoi colorirlo, ci metti qualche faccettina simpatica?
Cioè, apprezzo e ringrazio sempre tutti uno ad uno, però mi fanno ridere, almeno questi due.
La prima è un'ex-compagna di scuola delle elementari, anche ex-compagna di banco per un periodo e anche ex-compagna di stanza in gita scolastica. Il problema è che lei non si ricorda di me. N-o-n s-i r-i-c-o-r-d-a. Ne ho avuto la certezza in diverse occasioni, cene e cavoli vari, e allora per quale motivo mi spari quel "Criiii" come se fossi vicina mentalmente e psicologicamente a me, ma lontana fisicamente e quell'urletto ti servisse per farti sentire un po' di più, per avvicinarti virtualmente un po' di più? Ma tu non sai neanche chi sono. Vuoi proprio scrivermi un messaggio perché Facebook te lo sta supplicando in ginocchio? Ok, sii sobria almeno.
L'altra... fantastica! Amica di amici di amici. Tutto il mondo è paese, tutti sono amici suoi. Lei è un'esplosione di gioia, di movimento, di ballo hip-hop, di musica tunz, di palestra hunz, e di vocali aperte, anzi no, apàrte! Tutte quelle oooooo mi sono arrivate dritte in fronte. Ti prego no, io no tunz, io no hunz, io una o sola basta e avanza.
Sarò critica, forse troppo, ma un giorno all'anno me lo concedo.
Facebook sarà anche comodo per chi ha la memoria di un moscerino - esiste la memoria del moscerino? Non lo so, ma volevo qualcosa che rendesse l'idea, che si contrapponesse in maniera evidente all'altra -, ma per me no.
Primo, perché io ho la memoria di un elefante e non ho bisogno di un reminder. Non lo facevo neanche con il cell, non lo scrivevo neanche sul diario. Io, i compleanni, me li ricordavo e basta. Così come i numeri telefonici, gli indirizzi, i cap e compagnia bella.
Secondo, perché io so benissimo chi si ricorda del mio comple, so benissimo che alcune persone mi avrebbero fatto gli auguri ugualmente, anche senza reminder. E questi sono gli auguri che apprezzo di più. Sono pochi. Sono veri, però.
Facebook, invece, aumenta solo la felicità fittizia. Forse chi vuole sentirsi urlare questi benedetti auguri è contento, perché può leggerli decine e decine di volte sul proprio wall - cos'è in italiano? Il muro? Ah no, dicono bacheca! - ma a me fa ridere.
Gli auguri delle persone che si ricordano del mio comple non sono arrivati solo su Fb, sono arrivati per altre vie. Sono questi quelli che contano. Quelli discreti. Quelli privati. Quelli che ti pensano sempre.
Ieri, a dir la verità, avevo pensato di togliere la data del mio comple da Fb, ma poi il sottile gusto di sorridere e deridere mi ha frenata. Ma presto, presto cambierò data solo per il gusto di ridere e allora riceverò decine e decine di auguri nel giorno del mio non-compleanno!
A ognuno le proprie gioie! :)
Però... non sono soddisfatta di questo post. Non ho scritto il rovescio della medaglia.
È bellissimo ricevere gli auguri da persone che non avrebbero la possibilità di farli altrimenti. Tutte quelle persone che abitano oltre i confini italici, che si trovano tra la più vicina Francia e il più lontano Brasile, tra la più vicina Germania e la più lontana Australia, tanto per citarne alcune. Ecco, questo è il motivo per cui mi sono iscritta a Fb oltre cinque anni fa, per non perdere i contatti con persone bellissime che mi hanno arricchito a livello culturale e personale in una maniera che non riesco neanche a descrivere con le parole. Tra di loro ci sono i miei compagni di corsi vari, le mie coinquiline-sorelle, i miei studenti, i miei colleghi. E io, tutti loro, non li voglio perdere. Fb, per me, serve a questo. A rafforzare un certo tipo di legame, a crescere umanamente e culturalmente attraverso i nostri contatti lontani, ad abbattere tante, ma tante barriere, di ordine temporale, spaziale, mentale, religioso etc. etc., è per questo che ho ancora quella pagina, anche se il pensiero di cancellarla si è affacciato un discreto numero di volte.
E voi?